Col Coronavirus non ci sono “uomini” o “caporali”. Col Coronavirus ci scopriamo tutti uguali… Come diceva il grande Totò, è una Livella…!

 

Coronavirus

 

 

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Col Coronavirus non ci sono “uomini” o “caporali”. Col Coronavirus ci scopriamo tutti uguali… Come diceva il grande Totò, è una Livella…!

 

In Italia come nel mondo ci sono gli “uomini” ed i “caporali” … la categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell’ombra grigia di un’esistenza grama. I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l’autorità, l’abilità o l’intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.

Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera.

Quale era, fino a ieri, il nemico numero uno dei “caporali”? La morte…

‘A morte ‘o ssaje ched”e?…è una livella.

‘Nu rre, ‘nu maggistrato, ‘nu grand’ommo,
Trasenno stu canciello ha fatt’o punto
C’ha perzo tutto, ‘a vita e pure ‘o nomme

La morte è una livella… Un Re, un magistrato, un grande uomo, davanti alla morte sono tutti uguali.

C’è però da dire che un povero “uomo” doveva aspettare la morte per togliesi qualche sassolino dalle scarpe. Una prospettiva non del tutto incoraggiante…

Ma ecco che ti arriva il coronavirus. Non si scansa se sei ricco, potente, importante. A lui non importa, ti tratta alla stessa stregua di “Esposito Gennaro – netturbino”…

E vedi politici persone dello spettacolo, gente importante quasi incredula: “come? A me e non a Esposito Gennaro – netturbino?”

Che ci volete fare, il coronavirus è una livella: davanti a lui siamo tutti uguali

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