Per non dimenticare – L’intensa, dolorosa, bellissima poesia di Nazim Hikmet: “La bambina di Hiroshima”

 

Hiroshima

 

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Per non dimenticare – L’intensa, dolorosa, bellissima poesia di Nazim Hikmet: “La bambina di Hiroshima”

Nâzım Hikmet, in italiano spesso scritto Nazim Hikmet, all’anagrafe Nâzım Hikmet-Ran (Salonicco, 15 gennaio 1902 – Mosca, 3 giugno 1963) è stato un poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Definito “comunista romantico” o “rivoluzionario romantico”, è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell’epoca moderna.

Ecco il suo struggente pensiero sui fatti di Hiroshima

 

La bambina di Hiroshima

“Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.

Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.

Ne avevo sette, allora:

anche adesso ne ho sette perché i bambini morti non
diventano grandi.

Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.

Un pugno di cenere, quella sono io
poi il vento ha disperso anche la cenere.

Apritemi; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso:
non chiedo neanche lo zucchero, io:
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.

Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.”

Nazim Hikmet

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Una risposta a “Per non dimenticare – L’intensa, dolorosa, bellissima poesia di Nazim Hikmet: “La bambina di Hiroshima””

  1. …dimenticare la tragedia di Hiroshima è impossibile!!! Solo tante lacrime per tutte le persone che sono state sacrificate…i bambini sopratutto!!! Loro sono i più innocenti e non si toccano!! Queste tragedie non possono essere ripetute Hiroshima e Nagasaki……

I commenti sono chiusi.

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